L’ archivio Pietro Porcinai è custodito in una delle limonaie-studio progettate da Pietro Porcinai nel parco di Villa Rondinellli a San Domenico, Fiesole – Firenze, ambiente particolarmente suggestivo ed indicativo di un rapporto con la natura che è stato il filo conduttore del suo lavoro.
Esso rappresenta un patrimonio importante sia dal punto di vista documentario che culturale, per questo la famiglia Porcinai lo gestisce e lo tutela direttamente e senza alcun sostegno economico da oltre 25 anni.
Consapevole dell’importanza di conservarlo e ordinarlo per far conoscere meglio i lavori del famoso paesaggista fiorentino, e per tutelare o restaurare le sue realizzazioni, la Famiglia Porcinai intende realizzare la digitalizzazione di tutta la documentazione custodita in archivio.
Al momento esiste la schedatura di 1.318 progetti, eseguita da ex-impiegati dello Studio Porcinai, dei libri e delle riviste.
Le pubblicazioni riguardano l’architettura del paesaggio, i giardini di varie nazioni, l’arte, le bibliografie d’artisti, ma anche la botanica, la storia, la filosofia, le scienze sociali . Numerose sono le riviste (italiane e straniere) di architettura, architettura del paesaggio.
Nell’archivio sono poi custoditi relazioni, testi di conferenze e discorsi di Pietro Porcinai, una raccolta di articoli di stampa e lettere ordinate secondo la pratica di riferimento.
Il 24/11/1997 l’archivio, è stato vincolato dalla Sovrintendenza Archivistica della Toscana con provvedimento n. 706.

ACCESSIBILITA’

L’archivio è oggetto di visita da parte di numerosi studenti, professionisti, studiosi, italiani e stranieri. Accessibile su appuntamento, previa motivata richiesta indirizzata alla famiglia Porcinai e alla Soprintendenza Archivistica per la Toscana.

DIRITTI D’AUTORE

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ARCHIVIO E ASSOCIAZIONE PORCINAI. NOTA DI PRECISAZIONE.
Poichè sono state rilevate inesattezze e informazioni non corrispondenti a verità in merito alla proprietà dell’archivio, si precisa che esso appartiene agli Eredi e non all’ Associazione Pietro Porcinai: i soci sono tenuti quindi al rispetto del regolamento archivistico e della normativa sul diritto d’autore.