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(1971-1980) - S.Croce sull’Arno (Pisa) - Giardino, piscina, campo da tennis - villa Il Castelluccio

Intorno ad una costruzione del XVII secolo, posta sulla sommità di una piccola altura, Porcinai realizza una delle opere più belle . Un’intera porzione di paesaggio viene completamente modellata con sbancamenti per creare un pianoro intorno alla casa colonica ed un laghetto di fondovalle che sopperisce alle necessità di irrigazione del giardino e della tenuta ed intraprendendo la piantagione di un bosco. Il complesso include la meravigliosa piscina, utilizzabile tutto l’anno, il tennis disposto in un anfiteatro naturale, il parcheggio con il garage ed una serra.

Il progetto è strutturato su di un percorso erboso ad anello, sottolineato da piantagioni di alberi, cespugli e scarpate fiorite che circonda la collina a mezza costa. All’interno dell’anello, delimitato da siepi, si trova il giardino vero e proprio con la zona per il pranzo, quella per il gioco e la piscina. Questa è raggiungibile sia dall’esterno sia, attraverso un corridoio sotterraneo, direttamente dall’interno. Il passaggio interno prende luce direttamente dall’alto attraverso lucernari inseriti nel prato, resi invisibili e trasformati in elementi di giardino da una cornice di pietra e da una siepe di bosso in forma sferica.
La piscina è parzialmente coperta da una serra con vetrate scorrevoli e può essere utilizzata in ogni stagione. La parte coperta viene riscaldata d’inverno ed è dotata di spogliatoi, servizi, cucina e di una stanza con il focolare. Il fondo della vasca è di colore nero, in ceramica, le pareti in ciottoli bianchi ed il bordo con il frangionda, il poggiapiedi e le scale in cotto. Ai bordi della vasca principale sono collocate piante acquatiche e papiri. Le specie utilizzate per le siepi intorno alla casa sono numerose: Teucrium, escallonia, pitosporo, corbezzolo, alloro, viburno, vari tipi di Osmanthus, di leccio ed il rosmarino. Il bosso è utilizzato per strutturare il vialetto d’ingresso e per disegnare le geometrie delle siepi.Intorno all’edificio vi sono fioriture di veronica, alaterno, siepi di melograno, azalee, camelie; nel prato con gli olivi achillea, altea, sassifraga. Per le alberature sono state usati cipressi, lecci, gelsi, mimose, giuggiolo, Pterocarya, Sophora japonica. Intorno al lago sono stati piantati canneti, oltre a salici, olmi, sorbi e a una serie di Taxodium distichum. Sulla collina vicino allo specchio d’acqua è stato creato un boschetto di cipressi, lecci, pini domestici e metasequoie. Al di là dell’anello che recinge il pianoro il giardino si trasforma con gradualità in campo coltivato e area destinata all’allevamento dei cavalli.